Finalmente, dopo mesi di fatica per raccogliere e selezionare, lavare e impacchettare cose di tutti i generi, il container è partito il 5 luglio da Isernia, l’8 luglio da Napoli, imbarcato su una nave della compagnia MSC, alla volta di Dar es Salaam, in Tanzania, per poi proseguire il viaggio fino a Bujumbura, capitale del Burundi.

Il “nostro” container, enorme (12 mt di lunghezza), conteneva veramente di tutto un po’, a cominciare dai vestiti per i bambini offerti generosamente da tante mamme di Isernia, che, grazie al passa parola tra amici e amici degli amici, ci hanno permesso di riempire ben 180 scatoloni con vestiti, corredini, lenzuola e coperte.

Anche i commercianti isernini hanno risposto con generosità all’appello, come la ditta “Leone”, che ha donato tanto materiale scolastico, e la ditta “Pixel”, che ha donato materiale di cancelleria. “La dolce Pamela”, di “Legea”, che ha offerto tute e palloni; “Milano Ferramenta” e “Calabrese” che hanno donato due cassette-attrezzi ben fornite; la “Sanitaria “Medical’s” di Piero Angelone che ha donato 6 apparecchi misuratori di pressione; l'”Ittierre” che ha offerto numerosi rotoli di stoffa e altro materiale di cucito, prezioso per le suore dell’orfanotrofio. L'”Unilever” di Pozzilli ha donato centinaia di confezioni di detersivo e disinfettante, prezioso per il dispensario di Mubuga, che tra breve diventerà operativo. Un rappresentante farmaceutico di Bojano, conosciuto per caso, ma provvidenzialmente, ha donato una montagna di antibiotici, campioni vietati alla vendita, ma preziosi per i bambini burundesi. In più sono arrivati al centro di raccolta sedie a rotelle, deambulatori, un ecografo donato da un signore di Napoli, lettini visita, piccoli strumenti chirurgici.

Insomma una montagna enorme di cose che per due mesi hanno invaso il deposito di Achille Viespoli, amico vero, disponibile, generoso.

Oltre alla merce donata, l’Associazione “Oltre la vita” per il dispensario di Mubuga ha acquistato una centrale fotovoltaica dalla ditta Melfi, centinaia di metri di tubi per l’acquedotto da realizzare, un boiler con pannello solare per fornire acqua calda per la maternità, pavimenti e rivestimenti per rendere più igienici gli ambienti di degenza.

Insomma veramente tanto!

Ed altrettanto tanta è stata la fatica e l’impegno di tutti noi dell’Associazione, oltre ad altri volontari, a cucire lenzuola, stirarle, e impacchettarle in scatoloni tutti uguali che ogni mattina Ugo puntualmente andava a prelevare al Supermercato Quattro Cantoni, dopo che erano stati svuotati dalle calde pagnotte di pane profumato.

Alla fine ce l’abbiamo fatta!

E l’emozione è stata davvero forte, quando abbiamo visto arrivare al deposito di Achille questo container che sembrava non finire mai, tanto era lungo. A quel punto è cominciato il conto alla rovescia per caricarlo in 4 ore, tempo massimo stabilito, a meno di non pagare un supplemento tassa.

Ma Achille, Cosmo Antenucci e il suo amico Franco, l’argentino Osvaldo, veloci e precisi, forti della competenza di Achille, hanno sistemato tutto, e in maniera razionale, nel ventre del container, sfruttando ogni centimetro quadrato disponibile!

Allo scadere preciso delle 4 ore, cioè alle 13,00, l’autista applicava i sigilli alle porte e il container partiva, tra la nostra gioia e visibile emozione.

Tutta l’operazione è stata condotta da “Oltre la vita” in collaborazione con l’Associazione culturale “Kamar” di Roma, che nella stesa diocesi di Bururi, ma in un paese poco distante, Buta, ha costruito un Centro maternità, nel quale le donne, superate le paure e le diffidenze, vanno a partorire i loro bambini, con notevole calo del rischio di mortalità e di infezioni per entrambi.

Concetta e Luigi, rappresentanti di “Kamar”, con cui abbiamo altri progetti da realizzare insieme, sono venuti spesso ad Isernia per seguire le varie fasi di questa non semplice operazione.

Il costo della spedizione è stato di €.8.000,00, ma la Provvidenza è venuta in nostro aiuto nella persona del Comandante del MSC, Salvatore Sarno, cugino di Titina, che dal Sud Africa (Durban) dove vive e lavora, ha offerto le spese di spedizione, come contributo suo e di sua moglie Sandra al progetto “Mubuga”. Non finiremo mai di ringraziarli e benedirli per la loro generosità, perché con quella somma abbiamo potuto comprare tante altre cose.

Oggi, 16 settembre il container ha finalmente terminato il suo viaggio ed è arrivato a destinazione.

Don Firmino e don Térence, Direttore della Caritas del Burundi, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo avere annaspato per più di un mese tra carte, autorizzazioni e uffici vari, per poter sdoganare la merce senza pagare troppo e senza difficoltà… e un sospiro di sollievo lo tiriamo anche noi… insieme ad una lacrima di felicità.